Abbracciata al cuscino
in questa notte afosa
combatto coi ricordi
che non mi danno tregua.
Si accalcano,
mi attorniano
e al ritmo di una musica
che giunge da lontano
scacciano, martellanti
quella pace
che solo il sonno
mi può regalare:
ed in questo delirio
torno bimba spaurita
in un collegio,
poi ragazza belloccia
in riva al mare,
oppure in viaggio
su una nave di lusso,
o allegra e sciocca
ad una festa audace.
Poi ricordo l'amore
e mi incupisco,
e cerco la salvezza
dentro a un libro:
è un libro di poesie.
Rinuncio al sonno
leggo voracemente
e il sogno mi cattura,
finalmente.
finalmente.
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